Ara sa terra, massaju, ca est ora de arare...



domenica 23 novembre 2008

Liberal California ....




Durante l' ultima tornata elettorale i cittadini della California hanno votato per numerosi
referendum popolari sui piu' svariati temi, dall' energia, ai trasporti, persino su quanto spazio debba essere riservato ai polli in gabbia...
Nella messe di leggi da approvare o abolire due erano particolarmente care ad un variegato fronte
di religiosi di varie parrocchie e credo... una sull' aborto , nota come "Prop 4" e l' altra era
la "Prop 8", sulle coppie gay. La Prop 4, che cercava di imporre misure restrittive sull' aborto, non e' passata. La Prop 8, proponeva una modifica della Costituzione dello stato della California in modo da restringere la definizione di matronio come l' unione tra un uomo ed una donna, rendendo quindi non valida la legge in vigore in California che permetteva matrimoni tra persone dello stesso sesso.
La Prop 8 e' passata, con il 52.1% dei voti a favore. I sostenitori della Prop 8 hanno speso circa 35 milioni di dollari in campagne pubblicitarie, usando in modo massicio televisione e giornali. I mormoni, dal vicino Nevada, hanno dato denaro in grande copia, terrorizzati da un possibile effetto valanga in caso di sconfitta.
"Salva il matrimonio" era lo slogan corrente, insieme all' invito a proteggere " i nostri figli" dalla possibilita' che in un futuro prossimo a scuola le insegnati avessero potuto spiegare ai bambini che il matrimonio e' possibile pure tra persone dello stesso sesso.
"Oggi vogliono sposare una persona dello stesso sesso, domani un cane o un albero..." ... si certo di all' albero di venire a trovarti in ospedale se stai male...
Le argomentazioni in favore non avevano nulla a che vedere con l' ammenda costituzionale ma alla fine sono stati efficaci a scavare nel torbido delle paure e dei tabu' degli elettori.
Vista su un altra prospettiva la vicenda io la leggo come un gruppo di persone che decidono di spendere tempo, denaro ed energie non per avere piu' diritti ma per evitare che altri possano averceli. Essere sposati significa avere agevolazioni fiscali, potere decidere in caso di malattia del partner, avere accesso ad una serie di servizi pubblici negati ai semplici partner domestici.
Benche' io non creda appieno nel matrimonio come e' pensato nella nostra societa', credo che sia follia ed egoismo distillato darsi da fare per impedire che altri possano avere dei diritti. il cui raggiungimento non intacca minimamente i propri.
Se si guarda indietro, meno di cinquant'anni fa, le unioni tra bianchi e neri erano incostituzionali e la segregazione era vista come un modo per salvare i valori della societa'. Le donne non potevano nemmeno votare. Allargare diritti e' il modo migliore per consolidare i diritti di tutti ed evitare che un giorno qualcuno si svegli e decida, che ne so', di vietare di vendere i preservativi, di baciarsi in pubblico o di fare sesso fuori dal matrimonio... sembrano scenari deliranti, ma a volte il confine e' labile. E poi i vari bigotti dovrebbero stare sereni: se la loro fede e' cosi' incrollabile non dovrebbero avere dubbi sul castigo divino per empi e peccatori. Tranquilli, non si chiede un amnistia generalizzata ultraterrena, ma semplici diritti.. cosa saranno mai dei diritti civili di fronte alle pene dell' inferno?

lunedì 17 novembre 2008

paura dei cristalli






A volte tu mangi l' orso, a volte l' orso mangia te...

Ci sono giorni in cui la mente e' sgombra, danzi con il corpo e non senti la gravita'. Stai li' in quell' attimo, focalizzato solo sui metri di roccia che hai intorno. Altri no. La mente si incastra su un pensiero, ti muovi come un burattino, dissipi e, sopratutto, tanti cristalli di paura si annidano nelle sinapsi del cervello. Domenica era il tipico giorno in cui l'orso vince, le sinapsi sono intasate non da cristalli, ma da macigni... e ci e' voluto un giorno intero per ritrovare la calma e per riappacificarmi con la montagna..

PS: la foto e' di Ivan, presa qualche minuto prima di una ritirata strategica.. next time...

lunedì 10 novembre 2008

una mattina di ordinaria follia




Io odio il "servizio clienti" per telefono. Vorrei avere qualcuno davanti, se non per esercitare il mio diritto ad una risposta fisica, almeno per vedere che faccia hanno quando proferiscono stronzate. Ho speso una mattina rimbalzato da un numero ad un altro, ascoltando musichette demenziali, digitando venti volte codici di sicurezza e password e infine parlando con qualche impiegato dall' altra parte dell' America, che, con voce molto cordiale, mi diceva che potevo andare gentilmente a farmi fottere. Mi viene in mente Asterix nelle "Dodici fatiche di Asterix", quando deve richiedere un modulo dentro il "palazzo che rende folli"...in una versione moderna pero', tra musichette, operatori non operanti e codici cliente. Sono questi i momenti in cui il desiderio di andare da WallMart e acquistare una Glock .45 si fa strada nella mia testa.

L'oggetto del contendere e' la tipica situazione da servizio sanitario americano: il medico (in questo caso un dentista) invia il conto all' assicurazione; l' assicurazione , che paga comunque solo una parte del conto, sostiene di non avere ricevuto nessuna richiesta; il medico ti invia cosi' tutta la parcella da pagare.
Devi allora chiamare il medico e dire a chi di dovere di rispedire il conto all' assicurazione... ovvio non parlerai mai con il medico o la sua segretaria, ma con qualcuno del gruppo medico-finanziario a cui il medico fa capo. Richiami poi l' assicurazione. Il tutto un paio di volte, finche' inaspettatamente trovi un impiegato un po' piu' sveglio che ti dira' un magico numero di fax a cui spedire il conto.
A questo punto pero' ti accorgi che l' assicurazione non paga quello che aveva promesso all' inizio del trattamento, citando una voce del regolamento incomprensibile. Potresti pagare un avvocato e fargli causa, ma siccome ti stanno rubando duecento dollari finisce che l' avvocato non lo paghi, perche' ti costerebbe di piu'.
Infatti per ogni genere di intervento medico c'e' un tariffario e tutto cio' che paghi di piu' lo metti di tasca. I medici che applicano il tariffario minimo sono rari e di solito non raccomandabili (sono quei posti dove andresti da ferito dopo una rapina...).
Voi direte che i dentisti si pagano comunque anche in Italia, ma la stessa procedura si applica ai medici normali o nello sfortunato caso di un intervento di emergenza in un ospedale non convenzionato con l' assicurazione.

Ora sto smaltendo la bile e se solo un terzo delle bestemmie che ho lanciato ricadranno sulle teste di chi sostiene e difende questo sistema, finiremmo per vivere in un mondo migliore...

La speranza che il neo eletto presidente possa rimettere in piedi un servizio sanitario pubblico e' diffusa e grande. Pari solo alla difficolta' dell' impresa.

sabato 1 novembre 2008

buuuling




Andare al Bowling e' per me prima di tutto un' esperienza sociale, visto che sul fronte del gesto sportivo sono piuttosto scarso: mi piace guardare le persone che giocano, le facce, le dinamiche di gruppo, vedere giocatori dalle pance prominenti muoversi con eleganza sul parket... forse e' per quello che non faccio mai strike...Cosi, pure se le mie performance sono un po' deludenti lo trovo un passatempo divertente: bevi la birra, chiaccheri e nel frattempo cerchi di buttare giu' i birilli. Un po' come le bocce o il biliardo, ma con piu' luci e maggior dispiego di energia elettrica in varie forme...
E poi e' pure un tributo ad uno dei miei film preferiti, the Big Lebosky, il film da vedere quando sono giu' di umore, perche' pure un piccolo spezzone aiuta a
riportare il buon umore...
Tutti i personaggi del film sono quanto di piu' lontano dal mio stile di vita, un condensato di america verace (quale italiano andrebbe al supermarket con l' accapatonio pagando il latte con un assegno?)... e forse e' proprio per questo che amo quel film, vedere sotto un' ottica diversa cio' che non amerei nella mia quotidianita ...

Nelle foto: Tentativo di riciclare nel bowling le mie doti di lanciatore del peso; Ivan da lezione ad Antonio; Ivan lanciato verso uno dei suoi numerosi strike.